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martedì 24 gennaio 2012

POTENZA_“Visita al cuore? Venga nel 2013”_

POTENZA - I tempi di attesa telefonici sono stati minimi. Tanto quanto la risposta dell’operatore che però ha lasciato veramente spiazzati: “La visita cardiologica? Non abbiamo posto prima del gennaio 2013”. Il 16 gennaio, per l’esattezza. Trecentocinquantotto giorni. L’appuntamento è stato preso anche se per ricordarlo il signor Luciano Bruno non ha potuto neanche annotarlo sul calendario visto che quello del 2013 è introvabile. Dodici mesi per effettuare un elettrocardiogramma e visita cardiologica connessa. Il signor Bruno, 60 anni, di Potenza ma residente a Pietragalla, dovrà portare “pazienza”. Lui che soffre di disturbi cardiologici essendo iperteso oltre a prendere antiaggreganti da oltre due anni, dovrà ricorrere alle proprie risorse mentali e materiali per non crollare di fronte a quanto prospettato dall’ospedale San Carlo di Potenza. Del resto chi si sente prospettare un’attesa di un anno per una prestazione sanitaria ha solo due armi per ricacciare indietro rabbia e frustrazione: pazientare o rivolgersi al privato che magari lo aspetta a braccia aperte e gli assicura la prestazione in un paio di giorni. Il costo amaro della salute.  Se per l’applicazione del ticket sanitario sulle prestazioni tutto è accaduto in breve tempo, per le liste di attesa e il buon funzionamento dell’organizzazione dei presidi ospedalieri la strada è ancora tutta in salita. Colpa dei tagli alla sanità, colpa della cattiva organizzazione dei centri unici di prenotazione, colpa di macchinari vecchi o mal sfruttati? O anche colpa di una montagna di accertamenti diagnostici? Difficile stabilirlo. Certo è che i dati forniti di recente dalla Fnp-Cisl mettono in primo piano una realtà sconvolgente che pone seri interrogativi sull’equità dei servizi erogati (al San Carlo si stimavano 134 giorni per una “prima” visita cardiologica). L’accesso a visite specialistiche, esami clinici e test in ambulatorio erogati dal Servizio Sanitario Nazionale è sempre più condizionato dall’attesa, per chi segue regolari percorsi legati alle prenotazioni, in Basilicata. Tradotto: nonostante riordini, linee strategiche e cambiamenti (più o meno percepibili) al vertice della sanità, il comparto in Basilicata fa segnare il passo rispetto alle liste di attesa, che restano lunghissime.
http://www.nuovadelsud.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1541%3Avisita-al-cuore-venga-nel-2013&catid=4%3Acronaca&Itemid=2

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