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lunedì 30 maggio 2011

Inchiesta "DOMINO" il grande imbroglio Lucano che fa tremare i palazzi della politica


LUNEDÌ 30 MAGGIO 2011

Inchiesta "DOMINO" il grande imbroglio Lucano che fa tremare i palazzi della politica

[Osservatorio Media] Riportiamo di seguito l’interessante articolo di Pino Perciante pubblicato oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno. Mette in luce aspetti sui gravi indizi di colpevolezza a carico di indagati ed arrestati nell’ambito dell’inchiesta “Domino”. Una maxi truffa che vede coinvolti per il momento imprenditori ed amministratori di società in Basilicata attive nel settore delle energie rinnovabili sulle quali la Ola ed i comitati locali da tempo ne evidenziavano, in grandi linee, lo scopo speculativo e gli interessi. Una inchiesta che - secondo la Ola - non ha niente di diverso da quanto avvenuto anche in altre regioni italiane sulle energie rinnovabili divenute purtroppo un settore ove si sono accesi gli appetiti di speculatori e/o loro prestanome ed anche gli interessi ddel mondo della politica. Di seguito l’articolo di Perciante che offre interessanti spunti di riflessione sul ruolo delle società, dietro cui vi sono i nomi di quello che la Guardia di Finanza ed il GIP definiscono maxi truffa. Una indagine che inevitabilmente finirà per coinvolgere e far tremare i palazzi della politica. Li da dove partono le autorizzazioni ambientali ai progetti energetici:[di Pino Perciante *] Ecco il grande imbroglio da 91 milioni di euro come emerge dalle 133 pagine dell’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip di Lagonegro, Lucia Iodice, su richiesta del pm Francesco Greco. Il provvedimento svela tutta la vorticosa rete di relazioni commerciali ed economiche finte messe in piedi dall’ex sindaco di Latronico Franco Mastropietro arrestato mercoledì scorso, insieme ad altre quattro persone, dalla Guardia di finanza di Lauria nell’ambito dell’operazione «Domino» che vede anche quindici indagati a piede libero. Insieme a Mastropierro, un ruolo di primo piano nell’organizzazione smantellata dalla Gdf lo assume anche un altro degli arrestati: Francesco Solimando, di Policoro, ex della giunta della Camera di commercio di Matera. A lui come a Mastropietro sono riconducibili diverse società (Energaia Srl, Clean Energy Srl, Euroimpianti Srl, Windenergys Srl,Ventilo Srl, Vis elettrica Srl). La frode raggiunge il culmine proprio quando i due vengono in contatto. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti la Medialuc (gruppo Mastropierro), emette una fattura (la numero 79 del 10 dicembre 2007) ad Energaia (gruppo Solimando) che reca come oggetto «fornitura biomassa per centrale di Teana – contratto del 3 dicembre 2007- primo acconto». Ma dell’impianto non è ancora sorta neppure la prima pietra, che mai sorgerà. La centrale di Teana non è un progetto da realizzare, ma serve solo a mascherare una serie di false fatturazioni per non pagare le tasse. Un imponibile di quella fattura era di 100mila euro, l’iva di 20mila

euro. E’ uno degli esempi più eclatanti del grande imbroglio ma ce ne sono altri. Per la ditta individuale di Domenico Chiacchio (tra gli indagati), la Medialuc emette una fattura (la numero 35 del 30/12/2007) per un imponibile di 25mila euro e iva di 5mila euro che reca come oggetto «emetto fattura in merito allo studio di fattibilità ed ai rapporti con le boschive del territorio per parco nazionale del Pollino – primo acconto» . La fattura, scrive il gip, siriferisce ad un’operazione inesistente perché la ditta Chiacchio è titolare solo di una piccola attività commerciale. In altri casi è risultato che ditte destinatarie di fatture erano all’oscuro di tutto. Ma tornando alla centrale, il 17 gennaio 2007 la Medialuc acquista per 17.500 euro da un privato a Teana un terreno che il 9 febbraio viene venduto alla Energaia (gruppo Solimando) al prezzo di 230mila euro più iva (46mila eur o) per un totale di 276 mila euro. Per tale cessione la Medialuc emette fattura numero 1 del 15 gennaio 2007. Circa un anno dopo, il 20 febbraio 2008 vengono registrati altri due atti: con il primo ,del 23 gennaio 2008, la Medialuc acquista da un privato ulteriori particelle confinanti con il precedente terreno per l’importo di 40 mila euro; con il secondo vende le particelle sempre alla Energaia per l’ importo di 210 mila euro. Per questa ulteriore cessione la Medialuc emette fattura numero 4 del 31 gennaio 2007 per 252mila euro. Per il gip:«Un aumento di valore cosi elevato in cosi poco tempo in un’operazione che si ripete per lo stesso fondo ad un anno di distanza, e, poi, con le stesse modalità anche per un altro fondo, non può spiegarsi semplicemente con le regole del libero mercato, soprattutto se le due società,
Medialuc ed Energaìa, prima, e Mediafin ed Energaìa, poi, operano in un quadro già caratterizzato da finalità criminose mediante lo scambio di fatture per operazioni inesistenti. In definitiva, si è accertato che questa doppia vendita ha obbedito alla funzione di creare un costo fittizio elevato (la seconda cessione) per la Energaia srl, idoneo ad abbattere in misura rilevante l’ammontare dei ricavi». Un’altra fattura emessa «per prestazioni eseguite per il raggiungimento della delibera regionale a costruire la centrale a biomasse in Teana»( ndr la Regione esprimerà in seguito diniego alla società Energaia), si rivela, secondo gli inquirenti, clamorosamente falsa. Infatti, si è accertato che mentre Medialuc ha registrato la fattura n.112 del 27 dìcembre 2007 per l’importo di 15 mila euro, la Vis Elettrica ha dichiarato la fattura n. 82 del 27 dicembre 2007 (identica nella descrizione della prestazione) con un importo imponibile pari a 350mila euro. In sostanza, lo stesso documento è stato registrato con uno zero in più che decuplica l’imponibile. A fronte di costi sostenuti per circa 30 mila euro, la Tecnocostruzioni avrebbe fornito macchinari in acciaio per industrie alimentari per oltre un milione di euro, effettuato lavori di movimento terra, posa in opera di impianti, indagini per individuazioni di terreni per il fotovoltaico, mini eolico e grande eolico in alcuni comuni del materano: tutto falso.

martedì 24 maggio 2011

Sanità lucana ancora sprechi e doppi incarichi


pubblicata da Gianni Rosa il giorno martedì 24 maggio 2011 alle ore 10.06
I consiglieri Gianni Rosa, Nicola Pagliuca, Mario Venezia e Mariano Pici del gruppo Pdl hanno presentato un’interrogazione al Presidente della Giunta De Filippo riguardante la delibera di Giunta 1404/2010 del 1 settembre con la  quale si approva una convenzione tra la Regione Basilicata e l’Age.Na.S - Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Locali - compenso pattuito euro 100.000, che prevede l’instaurazione di un rapporto di collaborazione per approfondire, valutare e migliorare la bozza del Piano Regionale della Salute e dei Servizi alla Persona 2010-2012 e l’elaborazione di nuove linee guida per la stesura degli atti aziendali. Con la stessa delibera viene affidato il coordinamento tecnico dei rapporti con l’Age.Na.S. al dott. Giuseppe Montagano, dirigente pro tempore all’Ufficio Formazione ed Aggiornamento e Politiche del Personale del SSR del Dipartimento Salute e Sicurezza della Regione Basilicata,
Dichiarano i firmatari “Innanzitutto rileviamo l’assenza dell’Assessore Martorano nella seduta di Giunta, nonostante la delibera riguardi il suo dipartimento, l’importante cifra impegnata e la delicatezza e l’importanza dell’oggetto della convenzione, troppo spesso capita che gli assessori siano in altre faccende affaccendati, quando si decide su materie loro delegate”.  Il gruppo Pdl però fa notare che la settimana prima, in data 25/08/2010 (DD 1767) è stato conferita dall’Age.Na.S. al dott. Giuseppe Montaganouna consulenza tecnica con un compenso previsto di euro 45.000.
“Sempre e solo una coincidenza, nell’assoluta regolarità amministrativa, ma come da costume della maggioranza è manifesta l’inopportunità politica e l’insobrietà amministrativa” – continuano i consiglieri “la Regione Basilicata nonostante abbia in organico il dott. Montagano, risorsa umana di notevole competenza professionale, fatto confermato dal rapporto di consulenza con la stessa Age.Na.S, poi stipula con un evidente aggravio di spesa una specifica convenzione con la stessa Agenzia. L’assessore Martorano, imprenditore prestato alla politica deve spiegare la ratio di una tale scelta che risulta essere anti-economica ed in contraddizione con la normale logica. Come se in un’azienda si ha un super esperto e non lo si utilizza, preferendo invece rivolgersi all’esterno con altro esborso finanziario. Forse la logica del risparmio non è importante con i soldi dei cittadini”


venerdì 13 maggio 2011

Consigliere Regionale Ruggiero condannato: deve lasciare Regione.



MERCOLEDÌ 11 MAGGIO 2011

Sentenza della corte di appello di Potenza di decadenza da consigliere Regionale per il capogruppo regionale UDC Enzo Ruggiero


Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale,Vincenzo Ruggiero (nella foto), è decaduto dalla carica. Lo ha stabilito stamane la “sentenza esecutiva” emessa dal Giudice della Corte di Appello di Potenza che ha praticamente capovolto la pronuncia di primo grado. Subito dopo il deposito della sentenza Ruggiero dovrà abbandonare i banchi del parlamentino lucano e fino ad allora dovrà astenersi da ogni deliberazione in quanto presente durante la lettura del Giudice. Ruggiero, difeso dall’avv. Gulfo e dal prof. Caputi Jambrenghi, potrà chiaramente ricorrere in Cassazione. Dunque, il Giudice d’Appello ha accolto il ricorso presentato tra gli altri dall’ex sindaco di San Giorgio, Gennario Labollita, difeso dall’avv. Vincenzo Montagna, e dal subentrante consigliere Gagliardi difeso dal prof.re Abbamonte del foro di Napoli. Certamente Ruggiero potrà ricorrere in cassazione , ma la sua carriera di consigliere Regionale per adesso finisce qui. In questo periodo si era distinto soprattutto perchè si era attivato per scippare , riuscendoci , l'indirizzo informatico al professionale di Policoro e poi essendo stato l'artefice dell'accordo con Lopatriello dell'entrata dell'UDC in giunta , e protagonista dell'alleanza del grande centro Policorese consumatasi con una cena in una capannina a base di bufale napoletane . Adesso molti saranno gli orfani che lascerà per strada , a cominciare dai piani fatti per una casa di mastrisimoniana memoria. Ma come i Virgorsol si cambia aria , morto un re se ne cercheranno un'altro.......... tanto la quaglianide è diventata un'infezione dilagante.......
(foto a sinistra tratta dal corriere di policoro)