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martedì 30 agosto 2011

Basilicata ammalata di petrolio, l’acqua è a rischio


Basilicata ammalata di petrolio, l’acqua è a rischio

Scritto da  il 16 giugno 2011 in Ambiente / i

Eni e Shell si dividono 1,5 miliardi di euro di profitti l'anno sul petrolio lucano, la Regione incassa solo il 7% di royalties
torcia 300x262 Basilicata ammalata di petrolio, lacqua è a rischioPetrolio e tumori in Basilicata. La Val d'Agri paga con la salute dei suoi cittadini l'estrazione di 70mila barili di greggio al giorno; i casi di malattie respiratorie e infettive sono più del doppio della media nazionale. In cambio, la Regione incassa il 7%dei profitti che Shell e Eni accumulano: è la più bassa royalty d'Europa, meno dei diritti pretesi da Russia, Angola e Messico per le trivellazioni. Che in Lucania "bucano" il Parco Naturale.
Acqua e petrolio si mischiano nei ruscelli della Val d'Agri. Tra Monte Enoc e il paese di Tramutola, scorre un torrente giallastro con le rive nere e unte, attraversato dai tubi metallici dell'oleodotto. Portano il greggio alla raffineria di Viggiano, dove la torcia del metano brucia giorno e notte i fumi di scarico dell'impianto. Qui si estrae petrolio pari al 6% del fabbisogno italiano di carburante: gli esperti dell'Eni dicono di poter arrivare al 10%, circa 100mila barili al giorno, se gli si lascia mano libera su tecnologie e permessi.
Permessi che già ora abbondano. Il 70% della Regione Basilicata è "affittata" ai petrolieri, che vi lasciano appena il 7% dei loro guadagni: una briciola, rispetto al miliardo e 560 milioni di euro guadagnati, in media, da Eni e Shell in un anno di attività . La maggior parte delletrivellazioni si concentra in un fazzoletto di terra di pochi chilometri quadrati, nella Val d'Agri: èParco Nazionale dal 2007, ma gli interessi dei petrolieri hanno vinto su tutto e i pozzi aumentano. Due mesi fa ne è stato fermato uno che sarebbe dovuto sorgere a 1.400 metri di altitudine, in pieno Parco: la Regione sta contrattandone i diritti con l'Eni.
Intanto i lucani si ammalano. Respirano un'aria densa di zolfo, anidride carbonica e metalli pesanti. Il numero dei casi di malattie infettive e respiratorie cresce costantemente, e già oggi supera del doppio la media nazionale. Scoperta antica: già nel 1996 i medici  segnalarono l'incremento di decessi e casi di tumore ai polmoni nella zona, legati anche agli incidenti legati alle attività estrattive (su molti dei quali nessuno ha mai svolto un'indagine). Il rischio di contaminazione delle falde acquifere è elevatissimo, data la vicinanza tra i pozzi e i corsi d'acqua: e nessun sistema di monitoraggio è attivo nella zona.
Tutto questo si svolge in silenzio in fondo allo Stivale. Fa comodo a tutti, perchè a pagare sono due paesini che insieme non contano più di 3000 abitanti. Ma non tutto è silenzio. Oggi, davanti al Ministero della Salute a Roma, i radicali hanno organizzato un sit in di protestacontro il "lassez faire" di Governo e Regione: porteranno al ministro Fazio il video-denuncia "La Valle dell’Agip",  realizzato dal segretario Radicali lucani Maurizio Bolognetti, che documenta gli effetti ambientali e sulla salute dei cittadini delle estrazioni petrolifere nella Val d’Agri. La richiesta è semplice: vigilate. Istituite una commissione di monitoraggio e vegliate sulla BasilicataNon lasciatela affogare nel petrolio.


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mercoledì 3 agosto 2011

Spiagge lucane-le acque di Bernalda e Nova Siri sono fortemente inquinate


Goletta Verde (Legambiente): le acque di Bernalda e Nova Siri sono fortemente inquinate

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METAPONTINO – Le acque del canalone dove sfocia il depuratore di Nova Siri e quelle bernaldesi in prossimità della foce del fiume Basento sono fortemente inquinate. È quanto emerge da uno studio di Legambiente pubblicato nella giornata di ieri sul portale Goletta Verde e ripreso anche da altri giornali regionali. I due punti campione risultano fortemente inquinati perché la presenza di Enterococchi intestinali è maggiori di 400 UFC/100 ml e gli Escherichia Coli superano 1000 UFC/100 ml.
Sono 150mila i lucani sprovvisti di sistemi di depurazione e per questo motivo Legambiente consiglia di completare l’impiantistica a distanza di 35 anni dalla prima legge sul trattamento delle acque reflue.

martedì 2 agosto 2011

BORSE DI STUDIO-Continua la gestione poco chiara dell'Asp - ancora bandi poco chiari e festivi‏




L’Azienda Sanitaria di Potenza perde ogni anno soldi, essendo sempre in deficit cronico, ma non il vizietto di pubblicare bandi di concorso alquanto evanescenti e poco chiari nei criteri di selezione e valutazione. A tutto ciò, si aggiunge la pubblicazione in periodo estivo e con termini di presentazione così brevi da contrastare sia con la logica che con il semplice buonsenso.
Sul Bur del primo agosto è stato pubblicato a cura dell’Asp un bando per l’assegnazione di tre borse di studio per laureati in economia e commercio, scadenza della domanda 16/8/2011, per la durata di 12 mesi ed un compenso di € 13.500,00. Solo 15 giorni di tempo – ferragosto compreso- una scelta assurda che, di fatto “seleziona” a monte, ed uso un eufemismo, impedendo, in concreto una più ampia partecipazione. Sembra sia ormai consuetudine in Basilicata pubblicare bandi e concorsi pubblici in pieno periodo feriale, è capitato l’anno scorso con un Bando Formez, quest’anno con i bandi del Dipartimento Agricoltura e adesso anche con l’ASP. Una prassi che considero inaccettabile e assurda specie quando si rivolge a giovani laureati e disoccupati. La dirigenza dell’ASP poi continua imperterrita nella sua scarsa trasparenza dato che anche in questo bando non sono assolutamente specificati i criteri di assegnazione dei punteggi sia per la valutazione dei titoli che per il colloquio. Inoltre si continua nella reticenza nel non dare risposte ad atti istituzionali del Consiglio Regionale. Già in data 28/06/2011 è stata presentata un’interrogazione con la quale si chiedevano chiarimenti in merito ad un bando similare per l’erogazione di due borse di studio sempre da parte dell’ASP; sempre con la stessa poca trasparenza, con la stessa superficialità che un’azienda pubblica non può permettersi di avere. Ma con la pubblicazione di questo bando nel pieno periodo estivo, si arriva all’intollerabile, ho presentato un’ulteriore interrogazione urgente per chiedere innanzitutto la sospensione del bando ed una successiva riapertura per permettere una maggiore pubblicità istituzionale e la più ampia partecipazione pubblica. Ora l’assessore Martorano deve prendere l’impegno a verificare cosa sta succedendo all’Asp che pubblicare ancora una volta un bando poco chiaro e poco trasparente, dai termini così esigui che fa sorgere dubbi sia al sottoscritto che a tanti giovani che mi hanno segnalato l’accaduto. Inoltre quale consigliere regionale del Pdl esigo una spiegazione dall’Assessore Martorano anche sulla mancata risposta all’interrogazione protocollata a fine giugno.
Pretendo una volta per tutte che si diano spiegazioni circa il ripetersi delle medesime situazioni. Inutile ricordare che l’ASP è un’azienda pubblica finanziata con i soldi dei contribuenti, compreso il lauto stipendio del management, e che gli stessi contribuenti pagano di tasca loro il deficit strutturale di ben 23 milioni di euro che ogni hanno il management dell’Asp regala alla finanza pubblica della Regione Basilicata.

Potenza 2/8/2011

Gianni Rosa

LUCANI CONTRO

E' nato, da qualche giorno, un nuovo movimento web che si propone di denunciare e lottare contro un certo modo di fare "politica".
a loro il nostro incoraggiamento e un in bocca al lupo.
https://www.facebook.com/pages/LUCANI-CONTRO/224366490932915

lunedì 1 agosto 2011

BASILICATA-IL DIPARTIMENTO AGRICOLTURA CONTINUA CON I BANDI "BALNEARI"


  • BASILICATA-il dipartimento agricoltura continua con i bandi balneari‏

01/08/2011
Arriva ferragosto, arrivano le ferie ma non per l’inossidabile assessore all’agricoltura Mazzocco, che destatasi dal letargo burocratico di questi ultimi dodici mesi, trova nei caldi giorni di luglio l’energia per pubblicare ben quattro bandi previsti nel Piano di Sviluppo Rurale. Bisognerebbe essere favorevoli, ma guardando bene e leggendo le scadenze dei termini per la presentazione delle domande di partecipazione si nota che vanno dal 25 al 30 agosto. Un mese certo, in altri periodo dell’anno andrebbe (forse) bene, ma basta un minimo di buonsenso per capire che tra ferie di ferragosto, vacanze di impiegati pubblici o privati, studi di consulenza e professionisti che notoriamente ad agosto sono in limitata attività, si comprende l’inopportunità di un periodo talmente breve. 
Siccome l’attività dell’assessore Mazzocco in un anno di permanenza a Viale Verrastro si è contraddistinta per l’inerzia di portare avanti bandi già programmati e della totale incapacità di utilizzare le risorse finanziarie avute in eredità dal precedente assessore Viti, poteva anche ben aspettare settembre per la pubblicazione dei bandi 121, 124, 132 e 313. 
Il buonsenso vorrebbe che un’Istituzione deve rendere quanto più agevole ai cittadini la possibilità dell’accesso ai finanziamenti pubblici. Strana la Regione la Basilicata e il Dipartimento Agricoltura, dove d’estate si ha come abitudine la pubblicazione di bandi balneari, come è già successo lo scorso anno con il caso “Formez”.
Invece di pubblicare in fretta nuovi bandi, la Mazzocco dovrebbe velocizzare l’uscita delle graduatorie di vecchie misure, che sono ferme tra le carte del Dipartimento Agricoltura, come l’importante misura Misura 121 (Ammodernamento aziende agricole), la graduatoria 2010 è ancora oggetto misterioso. Su questa misura, i dati di spesa programmata ammontano a 51.518.382 euro, la parte effettuata nel periodo precedente alla “Wilma” 3 milioni di euro, spesa dell’attutale gestione Mazzocco zero euro. L’inaccettabile ritardo si traduce in conseguenti disagi per gli operatori economici del settore agricolo.
Rispetto a questo strano modo di operare ho fatto richiesta con un’interrogazione al Presidente De Filippo di prorogare di 30 giorni la presentazione delle domande dei 4 nuovi bandi, favorendo così gli operatori agricoli nel presentare domande con la necessaria attenzione e precisione. Ho anche sollecitato la pubblicazione della graduatoria 2010 della misura 121 che il mondo agricolo sta chiedendo da mesi e ho chiesto spiegazioni riguardo a questo inaccettabile ritardo da parte del Dipartimento Agricoltura. Ho sempre considerato l’assessore Mazzocco inadeguata per la delega assegnatagli, presentata come un tecnico ma che del settore primario non ha alcuna cognizione di causa e lo dimostra con i suoi non “fatti”. Ma di fronte anche alla mancanza di buon senso, considero il segretario regionale dell’Api Mazzocco carente di un visone istituzionale della Cosa Pubblica, nominata non a caso per volontà di De Filippo e solo per fare danni all’agricoltura lucana.

Potenza 1/8/2011
Gianni Rosa