Pioggia di danaro pubblico all’Arpab; l’unica vera “Araba Fenice di Lucania” che risorge sempre dalle ceneri della mal gestione che ha avuto. In piena era Siggillito la Giunta Regionale con deliberazione 2117 del 23 dicembre 2010 dava mandato all’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale di Basilicata (ARPAB) di realizzare una nuova cartografia, a varie scale di dettaglio, di tutto il territorio regionale. Tutto questo con l’impegno della modica cifra di 6 milioni di euro.
Chiaramente già all’epoca ci risultò illogico questo affidamento in quanto nella mission dell’Arpab non rientravano e ancora non rientrano le attività delegate con la delibera citata, nonostante nella stessa si legge che l’ARPAB “è in possesso dei necessari requisiti di professionalità ed esperienza nel settore, nonché di idonee strutture tecnico-amministrative e possiede il necessario Know-how e le conoscenze territoriali per produrre congiuntamente le basi conoscitive e di controllo afferenti al territorio regionale, utili per la pianificazione degli interventi”.
Sempre dalla convenzione sottoscritta tra Regione Basilicata e ARPAB, parte integrante della deliberazione, è riportato all’art. 2 che l’ARPAB comunicherà alla Regione il cronoprogramma delle attività da porre in essere e che a scadenza trimestrale comunicherà l’andamento di tali attività ed inoltre che rendiconterà le spese sostenute. Ora ad oltre un anno e mezzo dalla sottoscrizione è il caso di conoscere le tappe realizzate del lavoro di cartografia, pertanto è stata presentata una interrogazione con la quale si chiede esplicitamente quali attività sono state espletate, i risultati, l’organizzazione funzionale che ha curato le attività, i criteri di scelta di eventuali fornitori esterni e la rendicontazione dettagliata delle spese sostenute.
Sperando che il nuovo corso dell’Arpab sia più trasparente e che i documenti siano facilmente rintracciabili – visto i precedenti non si può mai sapere – attendo una risposta celere dal dott. Vita e dalla stesso Presidente De Filippo.
Chiaramente già all’epoca ci risultò illogico questo affidamento in quanto nella mission dell’Arpab non rientravano e ancora non rientrano le attività delegate con la delibera citata, nonostante nella stessa si legge che l’ARPAB “è in possesso dei necessari requisiti di professionalità ed esperienza nel settore, nonché di idonee strutture tecnico-amministrative e possiede il necessario Know-how e le conoscenze territoriali per produrre congiuntamente le basi conoscitive e di controllo afferenti al territorio regionale, utili per la pianificazione degli interventi”.
Sempre dalla convenzione sottoscritta tra Regione Basilicata e ARPAB, parte integrante della deliberazione, è riportato all’art. 2 che l’ARPAB comunicherà alla Regione il cronoprogramma delle attività da porre in essere e che a scadenza trimestrale comunicherà l’andamento di tali attività ed inoltre che rendiconterà le spese sostenute. Ora ad oltre un anno e mezzo dalla sottoscrizione è il caso di conoscere le tappe realizzate del lavoro di cartografia, pertanto è stata presentata una interrogazione con la quale si chiede esplicitamente quali attività sono state espletate, i risultati, l’organizzazione funzionale che ha curato le attività, i criteri di scelta di eventuali fornitori esterni e la rendicontazione dettagliata delle spese sostenute.
Sperando che il nuovo corso dell’Arpab sia più trasparente e che i documenti siano facilmente rintracciabili – visto i precedenti non si può mai sapere – attendo una risposta celere dal dott. Vita e dalla stesso Presidente De Filippo.
Potenza 2/4/2012
Gianni Rosa
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