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venerdì 13 aprile 2012

NUOVE NOMINE - LA SEL SI "DILATA"


Petrone alla Sel che si dilata
Aumentano i consiglieri ma non le spese nonostante gli auspici di Monti Il sindaco di Pignola alla presidenza, nel cda Labriola, Gentilesca, Cupparo e Sarli mentre Marchese è direttore
Petrone alla Sel che si dilata13/04/2012 POTENZA - A leggere la comunicazione ufficiale della Regione sulle nuove nomine della Società energetica verrebbe da dire: “ma che bravi”. Con tanta enfasi i canali istituzionale si sono affrettati a comunicare la lieta notizia. Sono stati moltiplicati i consiglieri di amministrazione e allo stesso tempo sono state ridotte pure le spese.
Insomma l’ente Sel fino a l’anno scorso costava 142 mila euro l’anno mentre ora costerà 139 mila euro. Un risparmio di poco più di 3 mila euro l’anno. Una cifra minima. Ma simbolica. Imposta però. Perchè nello stesso tempo il cda è passato da 3 componenti a 5. Una norma nazionale lo impedisce. A meno di non mantenere lo stesso livello di spesa totale. E così è stato. Dal punto di vista normativo nulla da eccepire. Il compenso del presidente passa da poco più di 66 mila euro l’anno a 55 mila mentre il totale dei compensi dei 4 consiglieri arriva a 84 mila euro rispetto ai quasi 76 che percepivano in due prima della riduzione decisa ieri. I conti sono facili da fare.
Tutto in positivo quindi, se non fosse però, che a un risparmio di poche migliaia di euro per il consiglio di amministrazione, corrisponde dall’altro lato un’aumento delle spese per gli stipendi dei direttori. Al plurale. Perchè se prima c’era solo un direttore oggi ce ne sono due. Rimane Massimo Scuderi che però da direttore generale si “trasforma” in direttore tecnico grazie a un concorso bandito un anno fa (i dettagli a pagina 11) e arriva Giandomenico Marchese che diventa direttore generale.
E in questo caso non c’è taglio che tenga. Ma la norma non contempla di tener conto anche dei costi dei direttori. Per questo non fa niente che a conti fatti i costi per il mantenimento della Società energetica lucana ci sarà un aumento di circa 70 - 80 mila euro l’anno.
Quello che conta, evidentemente, è mostrare il sorriso e comunicare in pompa magna che l’operazione è riuscita: meno costi e due politici contenti in più che possono comodamente sedersi nell’ennesimo consiglio di amministrazione.
Su questo nessun tentennamento: entrano nel cda tutti politici. A partire dal neo presidente Ignazio Petrone. Attuale sindaco di Pignola, Petrone è anche il coordinatore della segreteria di Roberto Speranza oltre che primo dei non eletti in consiglio regionale alle scorse elezioni.
Entrano nel cda anche Francesco Labriola, attuale consigliere comunale uscente del Pd (è stato anche consigliere provinciale) al Comune di Policoro e Franco Gentilesca che è presidente del circolo Idv di Ruoti.
Poi i due della minoranza. E cioè Romano Cupparo consigliere provinciale del Pdl Rocco Sarli consigliere comunale uscente al Comune di Abriola. Anch’egli del Pdl.
E’ del Partito democratico anche il neo Direttore generale Domenico Marchese (in foto) che è stato fortemente voluto dall’onorevole Salvatore Margiotta.
Per quanto riguarda le modalità con cui tutto è avvenuto si è appreso che l’assemblea totalitaria con l’unico socio Regione Basilicata, rappresentata dal presidente Vito De Filippo, si è aperta con la seduta straordinaria, durante la quale, alla presenza del notaio Vito Pace, è stato modificato lo Statuto.
Alla fine è stato deciso l’allargamento del cda non più a tre membri ma a cinque, con lo stesso tetto di spesa. L’altra modifica ha riguardato le funzioni assegnate alla nuova figura del direttore tecnico designato dall’assemblea tra i dirigenti interni alla Sel, assunti a tempo indeterminato. L’incarico dura cinque anni.
Solo dopo sono state ratificati i vari nomi che compongono il nuovo consiglio di amministrazione. E nessuna sorpresa. Petrone era previsto come presidente per sostituire Rocco Colangelo che nel frattempo si è trasferito all’Arbea in qualità di Commissario e Petrone è stato nominato. Così come il presidente del consiglio Vincenzo Folino e il segretario regionale del Pd, Roberto Speranza auspicavano.
C’è da capire soltanto, come il nuovo presidente della Società energetica lucana che è anche sindaco di Pignola riuscirà a svolgere le due diverse cariche. Potrebbe dimettersi da primo cittadino del comune alla porte di Potenza per evitare qualsiasi contrapposizione di compatibilità. Ma la decisione non è all’ordine del giorno.
Per tornare alle comunicazioni ufficiali, c’è da registrare la motivazione per la quale è stato allargato il cda: «Un maggiore controllo democratico». Cioè se decidono in 5 c’è più democrazia. Sarà. Ma questo stride con gli appelli del premier Mario Monti che chiede consigli di amministrazione a uno e pensa di tagliare il numero dei parlamentari e dei consiglieri regionali.
De Filippo invece è certo che l’allargamento serve «per garantire più democraticità nella governance di una società che, dopo la fase di start - up, sta incidendo profondamente nella realtà lucana».
Per il resto il governatore ha anche dato atto del buon lavoro fatto agli organismi dirigenti uscenti. «Questa società – ha spiegato De Filippo – è partita tra i rischi di un settore delicato e una normativa incerta con molti che ne prevedevano il fallimento. Ma oggi possiamo dire di aver fatto cose importanti e uniche, non solo nello scenario del Mezzogiorno, tra impianti realizzati e sistemi di acquisto aggregato che hanno garantito vantaggi alle amministrazioni della Basilicata».
Immancabili i “saluti” dell’ex presidente Colangelo: «Con questo passaggio del testimone si chiude un ciclo, ossia i primi quattro anni in cui abbiamo lavorato a mettere in strada una realtà che oggi ha una configurazione precisa dopo essere partita come un esperimento assolutamente originale. In un momento difficile dominato dalle liberalizzazioni, questa realtà ha trovato una sua ragione di esistere, tanto che addirittura enti locali di altre regioni ci chiedono di poter aderire ai nostri progetti».
Da segnalare però che la questione delle nomine ha già scatenato il dibattito su twitter con chi ha difeso come Margiotta la professionalità di Marchese e chi come il consigliere regionale dei Popolari uniti, Luigi Scaglione ha stigmatizzato l’ampliamento del cda.



Salvatore Santoro
http://www.ilquotidianodellabasilicata.com/it/basilicata/potenza_petrone_sel_dilata_sindaco_pignola_energia_lucana_costi_poltrone_2012.html

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