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giovedì 8 settembre 2011

Potenza, l'Asp spende 674mila euro in fitti


Potenza, l'Asp
spende 674mila
euro in fitti
POTENZA - Ma era proprio necessario trasferirsi 
in un immobile a ridosso della Ferriera e senza 
parcheggi?
 Non si è spenta l’eco della polemica sulla nuova 
sede dell’Azienda sanitaria di Potenza, in 
via Appia, nel capoluogo lucano.
 Un’eco che si riverbera anche sul fronte economico:
 la struttura, 
infatti, costa all’Asp circa 199mila euro all’anno.
 È anche vero, però, che il trasferimento in via 
Appia ha 
consentito la dismissione di parte dei locali in affitto 
al Don Uva 
(circa 105mila euro). Una dismissione di affitti è avvenuta anche
 della ex Asl di Venosa, la n. 1, ad Avigliano, a Genzano di Lucania e
 a Rionero in Vulture per altri circa 76.000 euro.

Sono dati resi noti dal sito blogallo.it che focalizza da sempre l’attenzione 

su tematiche sanitarie. 
Sul sito web si legge che l’affitto dei locali di via Appia è stato necessario 
perchè è in atto 
un contenzioso con la ditta che ha vinto la gara per la ristrutturazione del 
poliambulatorio di via Torraca. Che, dicono dall'Asp, è in via di definizione.
 «È stato necessario trovare altri locali
 - spiegano dall'Asp - per liberare spazi in via del Gallitello, dove verrà 
aggiunta l'attività di piccoli 
interventi oculistici, come la rimozione della cataratta».

La scelta di via Appia appare in perfetta sintonia con quella di via del 

Gallitelo dove si trova il poliambulatorio «Madre Teresa di Calcutta». 
Anche qui c’è una scarsità di parcheggi. 
«Si poteva fare una scelta migliore. La decisione di acquistare quel 
poliambulatorio in via 
del Gallitello, per dare altri spazi all'attività sanitaria dell'azienda, 
data la necessità di ristrutturare 
la storica sede di via Torraca - ricorda blogallo.it - la prese l'allora 
direttore generale, Cataldo Adduci. L'acquisto venne poi perfezionato 
praticamente, dal suo sostituto protempore, l'attuale direttore sanitario, 
Giuseppe Cugno, che allora, per due anni, ricoprì i due ruoli 
contemporaneamente».

L'accordo prevedeva anche che l'Asl avrebbe potuto, con diritto di 

prelazione, acquistare il resto della struttura. Circa la stessa metratura 
dell'attuale poliambulatorio. Acquistata poi dall'Inpdap 
(istituto di previdenza) a un prezzo concorrenziale. Quel non avvalersi 
del diritto di prelazione, 
da molti viene ancora oggi definito uno dei tragici, se non il principale 
errore, della gestione di Attilio Nunziata, ex direttore dell'Asl 2. Per far
 fronte alla mancanza di spazi - ricorda ancora blogallo.it - l'Asl di 
Nunziata scelse di prendere in affitto locali dal Don Uva
 (la struttura psichiatrica nei pressi 
dell'ospedale San Carlo di Potenza) per circa 300.000 euro l'anno. 
E anche uno a ridosso del poliambulatorio di via del Gallitello,
 dove oggi ha sede la struttura dedicata all'igiene mentale, 
che costa all'Asp circa 120mila euro l'anno. Poi c'è l'esborso di 
altri 38.600 euro per pagare l'affitto 
di un locale adibito ad archivio. Il totale è di circa 460.000 euro 
di affitto: sarebbe stato sufficiente per accendere un mutuo e 
acquistare una struttura capace di contenere tutte le attività 
dell'Azienda sanitaria. Non si poteva pensare a un’unica sede. 
Dove? L’idea di creare una cittadella dei saperi nell’area 
dell’ex Cip Zoo serpeggia ancora oggi tra gli stessi vertici dell’Asp: 
un unico plesso sanitario dell’Asp è l’obiettivo a cui guardare per i 
prossimi anni se non si vuole andare incontro a nuove polemiche
 su fitti d’oro, carenza di parcheggi e polverizzazione dell’offerta
 all’utenza. Ma è ovvio che serve una volontà politica. Che al momento
 sembra non esserci. E così la comunità continua a pagare. 
L’Asp versa soldi anche per le 22 sedi nei vari paesi 
(come riportiamo nella scheda che pubblichiamo in questa stessa pagina).
 Negli altri 75 comuni l'Azienda non paga affitti perché proprietaria o 
perché in comodato.
 Il totale che l'Azienda sanitaria di Potenza sborsa di affitti è 
di 674.000 euro.

Insomma, fra contenziosi con le ditte e scelte discutibili sul fronte

 manageriale, la comunità si ritrova a pagare affitti esosi ai privati 
nonostante la stessa Asp abbia un cospicuo patrimonio immobiliare.


http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=453525&IDCategoria=12

1 commento:

  1. .....E IL POVERO CITTADINO ITALIANO LA PRENDE NEL ...... LAVORIAMO X FARE SPRECARE I NOSTRI SOLDI AI GRANDI MANAGER CHE DICONO DI SAPER GESTIRE

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