La notizia dell’ennesimo suicidio di un imprenditore soffocato da
tasse e debiti mi induce a fare alcune riflessioni circa le
diseguaglianze e le tutele nel mondo del lavoro al giorno d’oggi.
A
soffrire principalmente sono i lavorati autonomi e quelli dipendenti
del settore privato, per quelli del settore pubblico ci sono tutte le
tutele di questo mondo.
Poi
c’è una marea di lavoratori in n nero e le cosiddette “partite IVA” che
sarebbero finti lavoratori autonomi impiegati in aziende che evitano di
pagare le esose tasse previste in Italia.
Un popolo variegato
di precari oggi e poveri di domani, quando andranno in pensione
prenderanno importi da fame che non consentirà loro di vivere ma di
sopravvivere.
Le tutele della Legge 300, statuto dei
lavoratori, e i contratti nazionali di lavoro sono diventati un
privilegio riservato ai lavoratori con molti anni di servizio, nella
stragrande maggioranza nel settore pubblico, delle banche, delle
principali società erogatrici di servizio.
Ho fatto un giro
sul web per reperire dati e mi sono imbattuto nel sito dell’ASP (Azienda
Sanitaria del Potentino) ed ho scoperto che i dirigenti (compenso
lordo da 40.000 euro circa fino 140.000) sono un numero esorbitate, oltre 600! Di cui 55 percepiscono stipendi di oltre 100.000 euro l’anno e 180 prendono fra gli 80.000 e i 100.000 euro all’anno!
Ho
fatto un giro fra le altre Aziende Sanitarie italiane e non ho trovato
situazioni simili! Nell’ASP esiste un dirigente ogni 630 abitanti! Ma è
normale? Se i dirigenti ne sono così tanti vorrei capire quanti sono
gli impiegati “normali”, si suppone di più dei dirigenti altrimenti il
dirigente su chi esercita il potere di coordinamento? . Mettiamo che gli
impiegati “semplici siano un migliaio e facendo il rapporto con il
numero degli abitanti , in provincia di Potenza c’è un addetto del
settore sanitario ogni 380 abitanti! A questi bisogna aggiungere il
personale del CROB e dell’Ospedale San Carlo. Dovremmo avere il miglior
settore sanitario d’Italia!
Ed invece ci sono tanti problemi
nel settore sanitario lucano, con tempi lunghissimi per accedere a
prestazioni di vitale importanza, per esempio la risonanza magnetica,
oppure ci sino tagli, come quelli operati a sfavore dei dializzati o nel
campo dell’assistenza domiciliare per i disabili gravi!
Come
si conciliano queste anomalie? Un numero esagerato di dirigenti, con
stipendi adeguati al ruolo ma che, in tempi di vacche magre, andrebbero
rivisti, almeno per quanto riguarda le voci accessorie (e qui mi faccio
molti nemici fra il personale interessato ed i sindacalisti) e i disagi e
i sacrifici patiti dalla popolazione, soprattutto anziana e dal reddito
basso?
Poi leggi sulla stampa delle resistenze che fanno gli
ex consiglieri regionali a cui si chiede di rinunciare al 10% del
vitalizio e ti accorgi che in te c’è un gene che ti vorrebbe terrorista e
giustiziere, una sorta di Robin Hood traslato ai tempi d’oggi…..https://www.facebook.com/notes/astronik-antonio-nicastro/lavoro-il-caso-dellasp-tanti-dirigenti-e-servizi-al-lumicino/10153096738428764?pnref=story
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