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venerdì 13 febbraio 2015

l'Asp dei sogni... per i dirigenti!!!

La notizia dell’ennesimo suicidio di un imprenditore soffocato da tasse e debiti mi induce a fare alcune riflessioni circa le diseguaglianze e le tutele nel mondo del lavoro al giorno d’oggi.
A soffrire principalmente sono i lavorati autonomi e quelli dipendenti del settore privato, per quelli del  settore pubblico ci sono tutte le tutele di questo mondo. 
Poi c’è una marea di lavoratori in n nero e le cosiddette “partite IVA” che sarebbero finti lavoratori autonomi impiegati in aziende che evitano di pagare le esose tasse previste in Italia.
Un popolo variegato di precari oggi e  poveri di domani, quando andranno in pensione prenderanno importi da fame che non consentirà loro di vivere ma di sopravvivere.
Le tutele della Legge 300, statuto dei lavoratori, e i contratti nazionali di lavoro sono diventati un privilegio riservato ai lavoratori con molti anni di servizio, nella stragrande maggioranza nel settore pubblico, delle banche, delle principali società erogatrici di servizio.
Ho fatto un giro sul web per reperire dati e mi sono imbattuto nel sito dell’ASP (Azienda Sanitaria del Potentino) ed  ho scoperto che i dirigenti (compenso lordo da 40.000 euro circa fino 140.000) sono un numero esorbitate, oltre 600! Di cui 55 percepiscono stipendi di oltre 100.000 euro l’anno e 180 prendono fra gli 80.000 e i 100.000 euro all’anno! 
Ho fatto un giro fra le altre Aziende Sanitarie italiane e non ho trovato situazioni simili!  Nell’ASP esiste un dirigente ogni 630 abitanti! Ma è normale? Se i dirigenti ne sono così tanti vorrei capire quanti sono gli impiegati “normali”, si suppone di più dei dirigenti altrimenti il dirigente su chi esercita il potere di coordinamento? . Mettiamo che gli impiegati “semplici siano un migliaio e facendo il rapporto con il numero degli abitanti , in provincia di Potenza c’è un addetto del settore sanitario ogni 380 abitanti!  A questi bisogna aggiungere il personale del CROB e dell’Ospedale San Carlo. Dovremmo avere il miglior settore sanitario d’Italia! 
Ed invece ci sono tanti problemi nel settore sanitario lucano,  con tempi lunghissimi per accedere a prestazioni di vitale importanza, per esempio la risonanza magnetica, oppure ci sino tagli, come quelli operati a sfavore dei dializzati o nel campo dell’assistenza domiciliare per i disabili gravi!
Come si conciliano queste anomalie? Un numero esagerato di dirigenti, con stipendi adeguati al ruolo ma che, in tempi di vacche magre, andrebbero rivisti, almeno per quanto riguarda le voci accessorie (e qui mi faccio molti nemici fra il personale interessato ed i sindacalisti) e i disagi e i sacrifici patiti dalla popolazione, soprattutto anziana e dal reddito basso?
Poi leggi sulla stampa delle resistenze che fanno gli ex consiglieri regionali a cui si chiede di rinunciare al 10% del vitalizio e ti accorgi che in te c’è un gene che ti vorrebbe terrorista e giustiziere, una sorta di Robin Hood traslato ai tempi d’oggi…..
https://www.facebook.com/notes/astronik-antonio-nicastro/lavoro-il-caso-dellasp-tanti-dirigenti-e-servizi-al-lumicino/10153096738428764?pnref=story

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