(Comunicato stampa di G. Rosa)
Strano mondo quello della ASP di Potenza, dove si susseguono i bandi di concorso per neolaureati con nebulosi criteri di valutazione e si susseguono bandi per la mobilità di dirigenti. Certo, che la sanità e le politiche della salute debbano essere potenziate nessuno è contrario. Nessuno potrebbe essere contrario a che anche l’Asp potenzi i suoi organici affinché si possa dare il massimo di servizi, professionalità e cure ai cittadini. Ma tutto questo deve essere coniugato con la trasparenza, la meritocrazia e l’efficienza: senza questo ogni euro in più sarebbe solamente sprecato e mal gestito.
Ho interpellato molte volte la Giunta Regionale su questioni riguardanti l’Azienda Sanitaria di Potenza, spesso non ho ricevuto alcuna risposta, continuando così con l’ostruzionismo nei confronti del diritto-dovere della minoranza di controllare. Alcune volte le risposte arrivano ma il loro tenore delle stesse fa pensare che l’ASP sia un pianeta a parte dal resto delle istituzioni ed enti regionali o agisca nell’ambito di un sistema clientelare ben preciso. Quasi che il direttore generale e la sua dirigenza sia autarchica della gestione, da non dover neanche avere il dovere di chiarire scelte e impiego di danaro pubblico proveniente dalla Regione Basilicata. Porto solo alcuni esempi.
In data 28 giugno 2011 chiedevo spiegazioni su un Bando pubblico per 2 borse di studio per laureati in economia presso l’Asp e i motivi della totale assenza nell’avviso della specificazione dei metodi e del metro di giudizio per l’assegnazione delle stesse da parte della commissione nominata dal Direttore Generale.
La risposta all’interrogazione è esplica, l’ASP ha logiche e interpretazioni legislative particolari, nelle quali non è contemplato il buonsenso. Ovvero, secondo l’Asp il bando è in linea rispetto a quanto fatto nel passato, anche dalla disciolta ASL n. 2. In aggiunta – arrivando così alla mancanza di buon senso- siccome le borse di studio hanno una “particolare finalità” non vi è obbligo di definire in maniera specifica nel bando i criteri di selezione, anche perché non c’è una normativa di riferimento come per le assunzioni. Per poi riscontrare dalla documentazione che la Commissione ha stabilito i criteri di selezione solo dopo aver esaminato le domanda pervenute con la redazione delle graduatoria degli ammessi. Insomma, un giovane laureato che partecipa ad un bando ASP non ha il diritto di sapere prima quale siano i criteri selettivi, mentre la Commissione stabilisce i criteri dopo aver letto i nominativi dei partecipanti. Tutto ciò non regge, nessuna trasparenza, buonsenso e diritto alla certezza della valutazione. Poi in data 2 agosto 2011 si reitera con un Bando per tre borsisti con le medesime caratteristiche e la stessa assenza di trasparenza per la selezione. Anche per tale bando un’interrogazione, ad oggi non ho ricevuto risposta ma sono convinto che sarà simile e fotocopiata alla precedente.
Di contro, devo registrare l’atteggiamento di De Filippo & C. che si limitano a comunicare quanto accaduto senza intraprendere alcuna azione correttiva.
Ma ci fosse un filo conduttore che lega quanto fatto dall’Asp ad un’idea precisa che porta avanti il Governatore da anni?
Giovani lucani, perdete ogni speranza.
Potenza12/12/2011
Strano mondo quello della ASP di Potenza, dove si susseguono i bandi di concorso per neolaureati con nebulosi criteri di valutazione e si susseguono bandi per la mobilità di dirigenti. Certo, che la sanità e le politiche della salute debbano essere potenziate nessuno è contrario. Nessuno potrebbe essere contrario a che anche l’Asp potenzi i suoi organici affinché si possa dare il massimo di servizi, professionalità e cure ai cittadini. Ma tutto questo deve essere coniugato con la trasparenza, la meritocrazia e l’efficienza: senza questo ogni euro in più sarebbe solamente sprecato e mal gestito.
Ho interpellato molte volte la Giunta Regionale su questioni riguardanti l’Azienda Sanitaria di Potenza, spesso non ho ricevuto alcuna risposta, continuando così con l’ostruzionismo nei confronti del diritto-dovere della minoranza di controllare. Alcune volte le risposte arrivano ma il loro tenore delle stesse fa pensare che l’ASP sia un pianeta a parte dal resto delle istituzioni ed enti regionali o agisca nell’ambito di un sistema clientelare ben preciso. Quasi che il direttore generale e la sua dirigenza sia autarchica della gestione, da non dover neanche avere il dovere di chiarire scelte e impiego di danaro pubblico proveniente dalla Regione Basilicata. Porto solo alcuni esempi.
In data 28 giugno 2011 chiedevo spiegazioni su un Bando pubblico per 2 borse di studio per laureati in economia presso l’Asp e i motivi della totale assenza nell’avviso della specificazione dei metodi e del metro di giudizio per l’assegnazione delle stesse da parte della commissione nominata dal Direttore Generale.
La risposta all’interrogazione è esplica, l’ASP ha logiche e interpretazioni legislative particolari, nelle quali non è contemplato il buonsenso. Ovvero, secondo l’Asp il bando è in linea rispetto a quanto fatto nel passato, anche dalla disciolta ASL n. 2. In aggiunta – arrivando così alla mancanza di buon senso- siccome le borse di studio hanno una “particolare finalità” non vi è obbligo di definire in maniera specifica nel bando i criteri di selezione, anche perché non c’è una normativa di riferimento come per le assunzioni. Per poi riscontrare dalla documentazione che la Commissione ha stabilito i criteri di selezione solo dopo aver esaminato le domanda pervenute con la redazione delle graduatoria degli ammessi. Insomma, un giovane laureato che partecipa ad un bando ASP non ha il diritto di sapere prima quale siano i criteri selettivi, mentre la Commissione stabilisce i criteri dopo aver letto i nominativi dei partecipanti. Tutto ciò non regge, nessuna trasparenza, buonsenso e diritto alla certezza della valutazione. Poi in data 2 agosto 2011 si reitera con un Bando per tre borsisti con le medesime caratteristiche e la stessa assenza di trasparenza per la selezione. Anche per tale bando un’interrogazione, ad oggi non ho ricevuto risposta ma sono convinto che sarà simile e fotocopiata alla precedente.
Di contro, devo registrare l’atteggiamento di De Filippo & C. che si limitano a comunicare quanto accaduto senza intraprendere alcuna azione correttiva.
Ma ci fosse un filo conduttore che lega quanto fatto dall’Asp ad un’idea precisa che porta avanti il Governatore da anni?
Giovani lucani, perdete ogni speranza.
Potenza12/12/2011
Gianni Rosa
Nota della redazione:
Nota della redazione:
Bando "dirigente ingegnere ruolo professionale"... tra i requisiti minimi: esperienza lavorativa di almeno 5 anni e iscrizione Ordine...
Bando "collaboratore amministrativo professionale (cat. D)", sempre per laureati... nessuna esperienza richiesta ..
----DUE PESI.... TRE MISURE?....
Bando "collaboratore amministrativo professionale (cat. D)", sempre per laureati... nessuna esperienza richiesta ..
----DUE PESI.... TRE MISURE?....
Borsa di studio Laureati in farmacia: richiesta iscrizione Albo professionale.
RispondiEliminaEconomia e Commercio o Giurisprudenza:richiesto NULLA.
STRANEZZE DELLA VITA?