Nuovo bando pubblico in Basilicata e la storia che si ripete. Questa volta tocca all’Azienda Sanitaria di Potenza (ASP), che deve assegnare due borse di studio annuali a laureati in economia, dal valore di 12.000 euro, e pertanto pubblica il relativo avviso sul BUR del 16/01/2011. La lettura del bando suscita immediatamente delle perplessità. La commissione esaminatrice nominata dal Direttore Generale dell’ASP, nella scelta terrà conto del punteggio da attribuire ai titoli cui aggiungere quello riveniente dal colloquio, che verterà sulle materie riguardanti la borsa di studio. Però, in barba alla regola della trasparenza, dal bando non è possibile rilevare nello specifico i criteri di assegnazione dei singoli punteggi.
Di recente è uscita la graduatoria che conferma in toto i dubbi, dalla quale risalta che la prima classificata ha ottenuto un punteggio pari a 49, risultato tutto attribuibile al colloquio, in quanto non gli è stato assegnato alcun punteggio per i titoli. Chiaramente sono certo dei suoi meriti, ma il fatto che la commissione è stata l’unica detentrice dei criteri utilizzati nella selezione crea un velo di mistero sulla procedura.
Troppo spesso si passa da bandi molto meticolosi da lasciar supporre che siano mirati ad personam, a bandi dai criteri così labili ed incerti, da lasciare assoluta discrezionalità nel giudicare e scegliere. Quindi qualcosa non va, e come minimo devo registrare una superficialità nel redigere bandi e regolamenti. Con un’interrogazione ho chiesto una verifica riguardo ai metodi ed il metro di giudizio per l’assegnazione delle due borse di studio da parte della commissione nominata e la copia dei verbali redatti.
Non poteva mancare il solito interrogativo cha da tempo poniamo al Presidente De Filippo, così sensibile per “l’innovazione continua” e fautore della meritocrazia, relativo alla sua valutazione sulla correttezza e la trasparenza dell’operato dell’Asp, e conseguentemente le intenzioni dell’Amministrazione regionale in merito.
(Gianni Rosa)
Potenza 28/06/2011
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