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lunedì 4 aprile 2011

SPESE PAZZE IN BASILICATA-32 MILIONI DI CONSULENZE

Spese pazze in Basilicata, 32 milioni di consulenze

Trentadue milioni di euro all’anno spesi in consulenze esterne (in totale 2500) tra Regione Basilicata, Provincia di Potenza, Provincia di Matera, Comune di potenza e Comune di Matera. Più dell’Emilia Romagna, che spende 28 milioni all’anno. Questo e altri sprechi dell’amministrazione lucana sono stati denunciati ieri mattina dal Pdl regionale in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato i consiglieri regionali del Pdl Nicola Pagliuca, Gianni Rosa, Mariano Pici, Michele Napoli, Franco Mattia, Mario Venezia ed Emilio Sarra. In Basilicata, hanno detto i consiglieri, «esiste una questione morale» in tutti i settori della vita pubblica, che deve essere «affrontata prima di tutto in Consiglio regionale» con «atti di trasparenza e con la correttezza delle procedure».
I consiglieri del Pdl,riferendosi all’azione del partito in Consiglio regionale hanno parlato di «collaborazione sui grandi temi che riguardano la Basilicata come la governance e il petrolio» e di «intensa azione di controllo sul piano degli atti, perché è necessario inviare un messaggio positivo alla popolazione in questi tempi così difficili».
Tra i casi emblematici denunciati dal Pdl, quello del videogioco «Verdino», finanziato «in tempi oltremodo brevi all’associazione Ameno, il cui presidente fa capo ad un partito di maggioranza dal quale è partita l’iniziativa che ha poi portato all’approvazione della delibera di Giunta». A tal riguardo il Pdl chiede «il ritiro dell’atto, altrimenti la questione sarà portata in Consiglio regionale».
Ma il «caso Verdino» non è l’unica ombra sollevata dal Pdl sulla gestione della cosa pubblica in Basilicata. Tra gli altri nodi indicati da Nicola Pagliuca, Gianni Rosa, Mariano Pici, Michele Napoli, Franco Mattia, Mario Venezia ed Emilio Sarra, la mancata istituzione di una Commissione d’inchiesta per quanto concerne le assunzioni nella pubblica amministrazione, la nomina dei vertici aziendali delle Asl, la questione tuttora irrisolta dell’ospedale unico di Lagonegro che sta solo comportando una lievitazione dei costi, il progetto Salute e Ambiente per la verifica dei danni da idrocarburi in Val d’Agri, oggi sospeso, avrebbe comportato un impegno di spesa di 2,5 milioni di euro, il buco di 910 mila euro nel bilancio di previsione dell’Arpab approvato dalla maggioranza in Consiglio regionale. «La stessa Corte dei Conti – è stato detto – ha evidenziato forti criticità per quanto riguarda gli organismi consultivi e gli enti strumentali della Regione».
I consiglieri del Pdl hanno sottolineato che il richiamo alla questione morale in politica «risponde ad un bisogno della comunità lucana che invoca un’azione amministrativa cristallina e rigorosa nella gestione quotidiana delle risorse». Un bisogno, è stato detto, particolarmente sentito dalle giovani generazioni, che sono costrette ad emigrare da una regione pur ricca di petrolio e di altre risorse naturali».
Sostegno all’iniziativa del Pdl è arrivato anche dalla Dc, che in un comunicato ha scritto: «Condividiamo la forte denuncia del Pdl perché in Basilicata esiste una questione morale in tutti i settori della vita pubblica, che tocca direttamente aspetti economici, produttivi, sociali, culturali e civili», e ancora: «La Giunta regionale e il centrosinistra dimostrino nei fatti che non ci sono corsie privilegiate, scelte discrezionali, favoritismi, sottoscrivendo un codice di comportamento etico rispetto al quale chiedere ai cittadini valutazioni e quindi verifiche, senza fermarsi all’anagrafe finanziaria degli eletti».
tratto dal giornale Lucano

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