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sabato 23 aprile 2011

CIMITERO DI SCORIE AD OGNI COSTO???????


Scorie nucleari, L'Espresso smentisce la Sogin

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ROTONDELLA – Le scorie custodite all’Enea della Casaccia, vicino Roma, potrebbero essere trasferite nel centro della Trisaia. Una notizia bomba, quella pubblicata ieri sul settimanale L'Espresso, che confermerebbe i sospetti delle associazioni ambientaliste sul “sovradimensionamento” dei due capannoni che hanno ottenuto di recente il “VIA” da parte del Ministero dell’Ambiente.
Nell’articolo, firmato da Luca Carra e intitolato “Nucleare che già c’è”, si legge: “Sono in corso le valutazioni tecniche finalizzate al trasferimento di combustibile all’impianto Itrec di Rotondella”. Finora la Sogin ha sempre escluso questa ipotesi, anche nell’ultima riunione della cabine di regia, al termine della quale in un lungo comunicato stampa si affermava che “nulla verrà portato in Basilicata da altri siti”. Nella stessa occasione, l’assessore regionale all’Ambiente, Agatino Mancusi, ha sostenuto che “i rapporti tra Regione e Sogin sono cambiati” perché la società che gestisce i rifiuti nucleari “ha intrapreso un percorso di grande onestà in maniera attenta e responsabile”. Tesi condivisa dall’assessore alle Infrastrutture, Rosa Gentile: “Abbiamo intrapreso la strada giusta, ora dobbiamo lavorare perché si proceda celermente”.
In una nota pubblicata nel pomeriggio su Basilicatanet, l’assessore Mancusi ha dichiarato di aver preso atto della “netta posizione della Sogin con cui si rigettano le ipotesi di progetti reconditi di portare in Basilicata le scorie custodite nella Casaccia”, poi ha aggiunto che “l’attenzione sul tema resterà altissima”.
A tre giorni di distanza dall’emendamento che, con ogni probabilità, ha solo spostato di 12 mesi la definizione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare - secondo molti attenti osservatori semplicemente al fine di boicottare i referendum di giugno - se queste voci venissero confermate l’incubo del deposito nazionale si sposterebbe dopo 8 anni di appena 8 km, cioè da Scanzano a Rotondella.

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