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mercoledì 15 gennaio 2014

Asl 3: COMPRA 21 ECOTOMOGRAFI E NON LI UTILIZZA

Le indagini della Finanza: "Imballati e in alcuni casi addirittura scomparsi"

di Eli Galgano

L'ex Asl 3 compra 21 ecotomografi ma non li utilizza
Un caso di malasanità e spreco di soldi pubblici quello segnalato dai finanzieri della Compagnia di Lauria nell'ambito di un’attività di polizia economico-finanziaria volta a verificare inefficienze e sprechi di denaro pubblico nella spesa sanitaria.

I FATTI. I militari della Finanza hanno scoperto che l'ex Asl3 di Lagonegro aveva acquistato 21 ecotomografi digitali portatili, destinati ad essere utilizzati nelle ambulanze e negli elicotteri del servizio 118, per interventi ecografici d’urgenza, poi dislocati presso i nosocomi ed i punti 118 dell’intera Regione Basilicata. Si tratta di attrezzature del costo medio di 18mila euro euro l'uno. Per un totale, dunque di 378mila euro. Apparecchi che, nella maggior parte dei casi, non sono stati mai utilizzati. I controlli dei militari di Lauria, coadiuvati dai finanzieri di Potenza, Matera, Policoro, Rionero in Vulture, Viggiano e Metaponto, hanno riguardato ospedali, punti territoriali di Soccorso e Poliambulatori per verificare l’effettiva disponibilità degli ecotomografi presso le strutture assegnatarie e constatarne il reale ed effettivo utilizzo.
APPARECCHI MAI UTILIZZATI, SCOMPARSI E OPERATORI CHE NON SAPEVANO UTILIZZARLI. Le indagini, espletate sia attraverso quesiti rivolti agli operatori interessati che attraverso l’esame diretto degli apparati, hanno portato alla luce diverse anomalie. E' risultato infatti che in due strutture sanitarie non si sapeva dell'esistenza degli ecotomografi. In un caso, alla richiesta, da parte dei militari, di visionare specificamente l’apparecchio in questione, ne è stato mostrato uno totalmente differente. In un altro caso sono stati necessari 15 giorni per rinvenire l’apparecchio, inutilizzato e abbandonato in un ufficio amministrativo; in altre 14 strutture sanitarie regionali è stata accertata la mancata utilizzazione dell'apparecchio, accertata dagli investigatori, attraverso la quantificazione dello spazio di memoria digitale occupato e l’elenco numerico dei pazienti beneficiari di prestazione, rilevabili analizzando il software interno delle macchine. Nella maggior parte dei casi, i finanzieri hanno rinvenuto le attrezzature ancora imballate. I finanzieri hanno poi constatato che gli operatori sanitari che avrebbero dovuto usare gli ecotomografi non sapevano come utilizzarli, ed inoltre è risultato che numerosi operatori sanitari che avevano la disponibilità degli apparecchi non avevano frequentato alcun corso di formazione per l'utilizzo degli stessi. Ed ancora sui mezzi di soccorso gli ecotomografi non solo non venivano utilizzati ma non avevano uno spazio dove essere collocati in sicurezza. Accertata la mancata utilizzazione di 14 apparecchi, è stato appurato, altresì, che i rimanenti 7 ecotomografi sono stati adoperati solo sporadicamente dal personale medico. Nel caso dell’Ospedale di Lagonegro, ad esempio, l’ecotomografo destinato al pronto soccorso, è stato “recuperato” per finalità diagnostiche programmate dai reparti di degenza, in ausilio alla strumentazione già esistente.
SANITA', APPALTI E DANNO ERARIALE. Dagli accertamenti eseguiti, è inoltre risultato che la ditta fornitrice, oltre a quelli destinati a strutture della Regione Basilicata, ha ceduto, negli ultimi anni, solo 9 esemplari ad altre strutture sanitarie dislocate sull’intero territorio nazionale. All’esito delle indagini, il danno erariale segnalato alla Procura Regionale della Corte dei Conti, conseguente alla gestione delle attrezzature inutilizzate, è risultato ammontare a circa 300mila euro. 

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