Le spese della Basilicata Personale della Regione in eccesso 1 unità su 2 | ||
POTENZA - Uno su due è di troppo. E 577 sono tutti quelli di cui si potrebbe fare a meno. È l’eccesso di personale della Regione, numeri che dimostrerebbero come un dipendente regionale su due è in esubero. Invece, degli attuali 985 ne basterebbero 408. Con un eccesso di spesa di 48 milioni e 100 mila euro, un possibile ulteriore risparmio di 6 milioni e 200 mila euro e una cifra che tocca il 100 per cento dell’addizionale regionale del l’ Irpef. E soprattutto con una risparmio in tasse per ogni cittadino lucano di 82 euro l’anno.Lo dice un dossier dell’ufficio studio della Confartigianato sull’eccesso di personale nelle regioni italiane. In particolare, il dossier dopo aver suddiviso gli enti in raggruppamenti omogenei per dimensioni e categorie, e dopo aver individuato per ciascun gruppo la regione virtuosa ha fatto i calcoli e tratto le relative conseguenze. Con non poche sorprese: come quella, appunto, di un esubero di personale che per l’ente regionale ha raggiunto il 58, 6 per cento. La Regione ha, infatti, 985 unità su una popolazione di 587mila 517 unità, circa l’1,3 per cento quindi. Con l’adeguamento alla regione più virtuosa ne basterebbero 408. Un 1,7 per cento ogni 1000 abitanti. In più, quindi, secondo lo studio vi sono 577 addetti regionali. Un numero decisamente alto, un numero che come viene sottolineato nella relazione, se tagliato potrebbe portare ad una notevole riduzione della spesa. Secondo la relazione, infatti, la Basilicata ha speso per il personale 61 milioni di euro ossia 104 euro pro capite per ogni lucano. Con la riduzione del personale, invece, si avrebbero anche risparmi interessanti come il 100 per cento dell’addizionale Irpef. «La dimensione degli eccessi di spesa rende evidente la possibilità di utilizzare tagli di spesa e la riduzione degli sprechi per abbassare la pressione fiscale per cittadini e imprese - precisa la relazione...... ..... Perchè come conclude la relazione «si tratta di risparmi conseguibili nel tempo, attraverso un rigido blocco del turnover ed un nuovo disegno dei processi produttivi dei servizi regionali». di Antonella Inciso http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=563176&IDCategoria=12 |
ARTICOLI PIU' LETTI
-
STRANEZZE "SANITARIE"... PERCHE' BANDIRE UN CONCORSO, ANNULLANDONE DUE PRECEDENTI SE LA LEGGE PREVEDE IL RICORSO A GRADU...
-
Sanità, la lista degli sprechi Consulenze e collaborazioni esterne per oltre 15 milioni di euro nel solo 2009 Servizi sanitari ma ...
-
«Il big one? E' solo questione di tempo» Harabaglia dell’Unibas rilancia l’allarme: «La previsione dei russi attendibile al 70%». I...
-
"Mi manda Picone..."??? [commenti] Un servizio bellissimo, utile, che viene utilizzato da decine di famiglie, non solo dell’are...
-
Sta diventando una preoccupante consuetudine quella di sbagliare -"calibrare" o "interpretare" male - i Bandi ...
-
LA BASILICATA E' LA REGIONE PIU' COLPITA DA TUMORI pubblicata da Leonida Russo il giorno domenica 9 ottobre 2011 alle...
-
Mancano medici, infermieri, autisti e o.s.s . Spesso non si rinnovano gli incarichi. Molte, troppe, postazioni del 118 sono in cronico af...
-
Le cronache politiche di questo ferragosto si sono concentrate sui cosiddetti “privilegi diretti” della “casta” (esistenti da sempre, solo ...
giovedì 25 ottobre 2012
Basilicata: in eccesso 1 unità su 2 del personale della Regione
venerdì 5 ottobre 2012
118 IN AFFANNO... Ambulanze ferme nei parcheggi ..però c'è l'"indispensabile" elisoccorso notturno...
Riceviamo e pubblichiamo:
Ogni volta che al 118 Basilicata si apportano piccole modifiche organizzative vengono sempre enfatizzate dai “governanti della sanità “ come delle “rivoluzioni copernicane”, ricordiamo l’ultima relativa ai voli notturni dell’elisoccorso.
Ma poi in Basilicata la realtà si dimostra essere sempre altra cosa ed alle “parole politiche” non seguono mai i fatti, tutto ciò grazie all’incapacità dei “manager-politici” super pagati cui si contrappone la professionalità degli operatori in prima linea. Lavoratori che non messi in condizione di poter offrire il miglior servizio agli utenti per una serie di mancanze ed in primis proprio un numero di addetti non adeguato alle esigenze. Ed il risultato è che molte autoambulanze del 118 non partono, ferme nei parcheggi perché mancano gli autisti e gli infermieri cui si accompagna un servizio non efficiente della centrale operativa di Basilicata Soccorso perché in affanno rispetto al numero esiguo degli operatori ed alle migliaia di telefonate che si generano. Due/tre operatori al massimo a turno che seppur specializzati si trovano di fronte ad un carico di lavoro abnorme ed è fisiologico che molte domande possano trovare risposte tardive.
Tante le denunce che ciclicamente si ripetono con le quale i cittadini evidenziano i disservizi del 118, di contro dalla governance nessun provvedimento viene posto in essere per porre rimedio.
Ho protocollato questa mattina due interrogazioni su queste tematiche (attività autoambulanze e centrale operativa) chiedendo al Governatore De Filippo spiegazioni e provvedimenti consequenziali. La speranza è che questa mia iniziativa possa contribuire a cambiare la situazione esistente.
Il cittadino ha diritto ad ottenere servizi efficaci ed efficienti, se a detto sacrosanto principio abbiniamo il particolare momento che attraversiamo, la sanità rientra in pieno nei tagli previsti per i finanziamenti nazionali, necessita ancora di più una riorganizzazione complessiva del sistema sanitario, che porti all’eliminazione degli sprechi e al contestuale potenziamento di quei servizi utili come il 118.
Spero che questo semplice concetto sia chiaro anche alla politica e ai super manager sanitari.
Potenza 5/10/2012
Ogni volta che al 118 Basilicata si apportano piccole modifiche organizzative vengono sempre enfatizzate dai “governanti della sanità “ come delle “rivoluzioni copernicane”, ricordiamo l’ultima relativa ai voli notturni dell’elisoccorso.
Ma poi in Basilicata la realtà si dimostra essere sempre altra cosa ed alle “parole politiche” non seguono mai i fatti, tutto ciò grazie all’incapacità dei “manager-politici” super pagati cui si contrappone la professionalità degli operatori in prima linea. Lavoratori che non messi in condizione di poter offrire il miglior servizio agli utenti per una serie di mancanze ed in primis proprio un numero di addetti non adeguato alle esigenze. Ed il risultato è che molte autoambulanze del 118 non partono, ferme nei parcheggi perché mancano gli autisti e gli infermieri cui si accompagna un servizio non efficiente della centrale operativa di Basilicata Soccorso perché in affanno rispetto al numero esiguo degli operatori ed alle migliaia di telefonate che si generano. Due/tre operatori al massimo a turno che seppur specializzati si trovano di fronte ad un carico di lavoro abnorme ed è fisiologico che molte domande possano trovare risposte tardive.
Tante le denunce che ciclicamente si ripetono con le quale i cittadini evidenziano i disservizi del 118, di contro dalla governance nessun provvedimento viene posto in essere per porre rimedio.
Ho protocollato questa mattina due interrogazioni su queste tematiche (attività autoambulanze e centrale operativa) chiedendo al Governatore De Filippo spiegazioni e provvedimenti consequenziali. La speranza è che questa mia iniziativa possa contribuire a cambiare la situazione esistente.
Il cittadino ha diritto ad ottenere servizi efficaci ed efficienti, se a detto sacrosanto principio abbiniamo il particolare momento che attraversiamo, la sanità rientra in pieno nei tagli previsti per i finanziamenti nazionali, necessita ancora di più una riorganizzazione complessiva del sistema sanitario, che porti all’eliminazione degli sprechi e al contestuale potenziamento di quei servizi utili come il 118.
Spero che questo semplice concetto sia chiaro anche alla politica e ai super manager sanitari.
Potenza 5/10/2012
Gianni Rosa
Etichette:
118,
autisti,
AUTOAMBULANZE,
basilicata,
de filippo,
Dires,
infermieri,
Marra,
Martorano,
MATERA,
Potenza
Iscriviti a:
Post (Atom)