“Piccolo è bello”, “Salviamo i piccoli centri dallo spopolamento”: questi alcun slogan – sottolinea Rosa - coniati dal centrosinistra lucano, sempre vicino (a parole) alle problematiche di quei tanti piccoli Comuni lucani che per la scarsità delle risorse finanziarie hanno quotidiane difficoltà.
“Solidarietà a parole – continua l’esponente del Pdl - come d’uso di questa ‘casta’ autoreferenziale poi pronta a scagliarsi contro i pericoli derivanti dai futuri tagli del Governo nazionale, dal futuro federalismo che penalizzerà il Sud ed i piccoli centri. Qui in Basilicata, invece, i governanti oltre ad inventarsi degli slogan, cosa fanno? Semplice: disattendono le normative regionali come il ‘Fondo di Coesione Interno’, ossia la legge regionale n. 10 del 31 gennaio 2002 che all’articolo 22 prevede: ‘è istituito il Fondo di Coesione Interno per il sostegno dei Comuni più svantaggiati delle aree interne della Regione, la promozione e l’incentivazione delle gestioni associate di funzioni e servizi all’interno della Comunità Locale, e il supporto all’elevazione delle capacità amministrative e progettuali’. Finanziato fino al 2010, dal 2011 la Giunta regionale ha deciso, violando il disposto normativo di non stanziare nemmeno un euro per il Fondo di Coesione. Violazione bella e buona, in quanto la Giunta regionale non ha alcun potere che gli permette di non rispettare una previsione legislativa. Inoltre, rispetto a tale decisione, né il Consiglio regionale, né le Commissioni consiliari permanenti sono stati investiti della vicenda, di conseguenza nessun dibattito in seno alla massima istituzione è stato mai aperto”. Fonte Consiglio Informa
“Solidarietà a parole – continua l’esponente del Pdl - come d’uso di questa ‘casta’ autoreferenziale poi pronta a scagliarsi contro i pericoli derivanti dai futuri tagli del Governo nazionale, dal futuro federalismo che penalizzerà il Sud ed i piccoli centri. Qui in Basilicata, invece, i governanti oltre ad inventarsi degli slogan, cosa fanno? Semplice: disattendono le normative regionali come il ‘Fondo di Coesione Interno’, ossia la legge regionale n. 10 del 31 gennaio 2002 che all’articolo 22 prevede: ‘è istituito il Fondo di Coesione Interno per il sostegno dei Comuni più svantaggiati delle aree interne della Regione, la promozione e l’incentivazione delle gestioni associate di funzioni e servizi all’interno della Comunità Locale, e il supporto all’elevazione delle capacità amministrative e progettuali’. Finanziato fino al 2010, dal 2011 la Giunta regionale ha deciso, violando il disposto normativo di non stanziare nemmeno un euro per il Fondo di Coesione. Violazione bella e buona, in quanto la Giunta regionale non ha alcun potere che gli permette di non rispettare una previsione legislativa. Inoltre, rispetto a tale decisione, né il Consiglio regionale, né le Commissioni consiliari permanenti sono stati investiti della vicenda, di conseguenza nessun dibattito in seno alla massima istituzione è stato mai aperto”. Fonte Consiglio Informa